“L’offerta di servizi rivolti alla globale presa in carico delle persone infortunate ci ha consentito di erogare in regione non solo adeguate prestazioni legate agli infortuni e alle rendite, ma anche servizi aggiuntivi innovativi e di qualità”. Lo ha detto il direttore regionale Inail Sicilia, Giovanni Asaro, in occasione della presentazione della relazione annuale dell’Istituto che si è svolta l’11 dicembre a Palermo, presso la Sala Pio La Torre di Palazzo dei Normanni, sede dell’Assemblea regionale siciliana, alla presenza di rappresentanti delle istituzioni, del mondo datoriale e sindacale e delle più alte cariche civili e militari dell’Isola.
Il bilancio delle prestazioni erogate. Oltre 35mila le prestazioni per “prime cure” che sono state erogate nel 2023 in favore di lavoratrici e lavoratori infortunati sul lavoro residenti in Sicilia, 720 le aziende ispezionate nel territorio siciliano e 20 i progetti e gli eventi realizzati per accrescere la cultura della sicurezza. E ancora più di 28 milioni di euro a fondo perduto stanziati in favore delle imprese della regione con il bando Isi per aumentare i livelli di salute e sicurezza sul lavoro e 4.989 le attività di verifica condotte su attrezzature, macchine e impianti. L’avviso pubblico di finanziamento per la formazione aggiuntiva, rivolta ai rappresentati dei lavoratori per la sicurezza, responsabili del servizio di prevenzione e lavoratori, ha messo inoltre a disposizione oltre due milioni di euro per la Sicilia.
Grazie alla vigilanza ispettiva regolarizzati 1.537 lavoratori. Analizzando il portafoglio gestionale dell’Inail nella regione, ammontano a 418 i milioni di euro accertati (di cui 355 già incassati) nella gestione dei premi assicurativi. La spesa sostenuta dall’Istituto nell’Isola nel 2023 per la gestione degli infortuni sul lavoro si attesta sui 32,2 milioni di euro, mentre è pari a 342,7 milioni nella gestione delle rendite vitalizie. Per quanto riguarda l’attività di vigilanza si registra, al mese di ottobre 2024, una percentuale di irregolarità nelle aziende pari al 94,16%. Su 468 imprese sottoposte a verifica da parte del personale ispettivo Inail, infatti, sono state 433 quelle risultate irregolari. Grazie ai controlli sono stati regolarizzati 1.537 lavoratori e accertati premi omessi per 5,8 milioni di euro.
L’andamento degli infortuni nei primi 10 mesi del 2024. Nel corso dell’evento a Palazzo dei Normanni sono stati presentati anche i dati provvisori sull’andamento infortunistico e tecnopatico rilevati nell’Isola nei primi 10 mesi del 2024, da cui emerge un aumento del 2,4% delle denunce di infortunio, da 21.652 a 22.166, superiore al +0,4% registrato a livello nazionale, dalle 491.439 denunce presentate nel periodo gennaio-ottobre 2023 alle 489.526 dello stesso periodo del 2024. Analizzando i dati per settore di attività economica, la Sanità e assistenza sociale è al primo posto con 1.989 casi denunciati, seguita dalle Costruzioni (1.497) e dal Commercio (1.338). L’andamento degli infortuni avvenuti in itinere, nel tragitto di andata e ritorno tra la casa e il luogo di lavoro, in Sicilia è in aumento del 15%, dai 3.475 casi registrati nei primi 10 mesi del 2023 ai quattromila di quest’anno, ben 10 punti percentuali in più rispetto all’incremento del 5% registrato nello stesso periodo a livello nazionale (da 77.525 a 81.432).
Tra gennaio e ottobre denunciati 71 decessi. Alla data dello scorso 31 ottobre, le tre province siciliane che hanno segnato il maggior andamento infortunistico nel 2024 sono Catania con 6.131 denunce (il 27,6% del totale regionale), Palermo con 5.080 denunce (22,9%) e Messina con 2.641 denunce (11,9%). Nello stesso periodo i decessi denunciati sono stati 71, in aumento del 24,5% rispetto ai 57 dei primi 10 mesi del 2023. Quasi un quarto (23,9%) dei casi mortali denunciati sono avvenuti in itinere. A livello nazionale, tra gennaio e ottobre le denunce di infortunio con esito mortale sono state 890, 22 in più rispetto alle 868 registrate nello stesso periodo del 2023.
Messina la provincia con più malattie professionali. Le denunce di malattia professionale protocollate in Sicilia tra gennaio e ottobre sono state 1.274, l’88,9% delle quali a carico di lavoratori di genere maschile. Oltre la metà dei casi (658) riguardano patologie a carico del sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo. Nello stesso periodo del 2023 le patologie denunciate erano state 1.243. A dispetto del numero di abitanti, la provincia con più patologie denunciate è quella di Messina con 292 casi, quasi il 23% del totale registrato nell’Isola. Nei primi 10 mesi di quest’anno le malattie professionali protocollate dall’Inail su tutto il territorio nazionale sono state 73.922, il 22,2% in più rispetto allo stesso periodo del 2023.